l i m e s
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La città guadagna nuovi spazi, respiri, slanci in avanti, il futuro come una condanna.
La città è il suo l’istinto di crescere, Come un essere vivente, espandersi, cercare nuovi limiti. Spazi che cambiano il loro volto fra nuove costruzioni come avamposti sul confine, cantieri “assopiti” in attesa di una ripartenza, abbandono e modernità.
I luoghi del lavoro quando si svuotano si riempiono di silenzi, strisce blu sembrano inutili per parcheggi ora deserti. I murales come spettatori, i passaggi lenti e sporadici, tutto è come sospeso nell’attesa di domani, quando si romperà il silenzio di questi spazi di confine che sembrano respirare in un senso di attesa.
Ivrea 2022