bucarest
Bucarest uno sguardo al passato, tante cicatrici, nuove ferite, uno schiaffo che ti colpisce all’improvviso
i suoi angoli dimenticati, graffiti a colorare palazzi sporchi, invecchiati, uguali ad altri cento
Facciate cariche di antenne satellitari e condizionatori.
Bucarest e i suoi mille tassisti improvvisati, i vestiti tagliati male, la povertà crudele
Disegnata dai suoi boulevard, incroci di cento strade, strade eleganti dove c’è sempre spazio per un disperato un negozio abbandonato
Bucarest la notte e le sue illusioni, i soldi a mazzette, le donne belle le Lamborghini veloci
Il freddo che è più freddo di qua, il vino che scalda e diventa sangue
Chi ti sorride e poi ti parla dell’Italia, Chi si fa fare una foto, chi vuole i soldi, chi vende fiori, chi sembra uscito da un film americano
Bucarest con tanta vita dentro, pronta ad esplodere
Ti guarda schiva, non ti chiede niente indietro e forse non le importa se non sarà mai bella